Ormai non puoi più mettere la testa sotto la sabbia. L’hai fatto negli ultimi mesi, ma ormai ne hai la certezza. La situazione è critica! Probabilmente l’azienda riuscirà ad andare avanti ancora per uno o due anni, ma inesorabilmente è destinata a scomparire (che probabilmente vorrà dire essere comprata a pezzi da qualche altra società).
Il top management o gli imprenditori a capo dell’attività non avevano mai brillato particolarmente per la loro saggezza, ma tutto sommato non si navigava in cattive acque. E’ solo che ora il mercato è cambiato radicalmente e la concorrenza internazionale si è fatta molto più presente: non tanto dal punto di vista della supremazia qualitativa sui prodotti, quanto sulla migliore strategia di approccio al mercato anche grazie alle strategie digital.
Sono ormai almeno due anni che la tua azienda perde quote di mercato e nulla lascia pensare che il trend cambierà. Anzi. Nessuno in azienda ha l’idea di come affrontare il cambiamento imposto dal nuovo contesto competitivo e se tu fossi a capo della baracca probabilmente non vorresti affrontare la sfida con questo team.
D’altra parte la tua azienda è in buona compagnia: nell’ultimo anno hanno chiuso circa 35.000 aziende in Italia; ma questo non ti rincuora perchè devi comunque pensare a come fare arrivare tua figlia all’università, che non è così banale. Il tuo amico che si barcamena sempre ti ha suggerito di cambiare e scegliere un settore migliore, ma di questi tempi non è così’ facile.
Quindi come potresti fare? Inviare una serie di curriculum alle persone che conosci da anni? Non sarebbe così un sputt…mento visto che il problema è determinato dalla tua azienda, non da te, ma comunque non sai nemmeno citare in quale azienda del settore vorresti andare a lavorare. Sarebbe solo come passare dalla padella nella brace...
Prova a cercare il tuo Ikigai
Facile a dirsi, ma sembra un po’ meno a farsi.
Sì, perchè solo se riuscirai a capire davvero come si intersecano le cose che ti piace fare insieme a quelle dove sei bravo, potrai accorgerti come queste si possono incrociare con quelle di cui necessita il mondo e per cui sarebbero disposti a pagarti. Insomma quale sia la ragione per cui ha senso alzarsi alla mattina.
Almeno una fortuna però ce l’hai: il Digital oggi ti permette di venire retribuito qualsiasi sia il tuo ambito di attività e di competenza, basta che tu abbia voglia di esplorare come questi contesti siano sottoposti oggi alla Digital Transformation. Questo sta succedendo solo perchè la maggior parte degli esseri umani è assolutamente restia al cambiamento e non ha voglia di adeguarsi a strumenti nuovi e questo succede tanto più quanto più si ha anzianità lavorativa (la sindrome del “ma io ho sempre fatto così”). Il suddetto fenomeno sta creando delle situazioni surreali e delle opportunità mostruose: proprio le persone che hanno più esperienza e potrebbero creare maggior beneficio all’azienda sfruttando le nuove efficienze e gli effetti moltiplicatori portati dai nuovi strumenti, sono quelle più restie ad utilizzarli.
D’altra parte è indubbio il fatto che se i millenials (i ragazzini per i veterani in azienda) riescono ad essere così bravi ad utilizzarli, non è perchè siano tutti dei geni, anzi... E’ solo che si espongono naturalmente al “nuovo” e hanno la giusta mentalità aperta (meglio open mind all’inglese per rendere l’ìdea) per impararli e riescono molto velocemente perchè sono molto facili per chi si applica (altrimenti non si spiegherebbe il successo che hanno tra i giovani).
Se deciderai di osare ad esplorare questo nuovo elemento (il Digital) scoprirai che puoi avere soddisfazioni economiche imbarazzanti continuando a fare quello che ti piace fare proprio per i risultati che riuscirai a portare (senza particolari innovazioni o magie, solo utilizzando i nuovi strumenti). E’ sotto gli occhi di tutti la quantità di benefici e ricchezza che sta portando alle aziende i cui manager sposano davvero i nuovi approcci metodologici portati dai nuovi strumenti.
Ti piacerebbe avere un vero e proprio modello operativo in grado di guidarti nell'adozione delle tecnologie digitali all'interno della tua azienda? Scarica il primo capitolo del libro "Guida per Manager nell'era Digitale"!
Ricomincia a seguire la tua curiosità. Investi su te stesso.
D’altra parte non credo che vorrai ritrovarti nella stessa situazione ancora tra 3 o 4 anni: è questa la prospettiva che hai davanti se l’opportunità lavorativa nuova che troverai si rivelerà analoga alla precedente con dei top manager lontani dalle logiche della trasformazione digitale. Vorrebbe dire che anche la nuova azienda non sopravviverebbe indipendente e indovina un pò chi sarebbero le prime persone tagliate nella nuova acquisizione? Gli ultimi entrati e quelli più avanti negli anni perchè reputati più costosi (non quelli con più potenziale).
Per andare verso il nuovo mondo devi innanzi tutto conoscerlo. Poi ha senso che inizi a considerare una serie di principi (ne parlavo in I 10 principi per il Manager nell'era Digitale e più diffusamente nel libro Guida per Manager nell'era digitale: Il metodo Digital Building Blocks) e a circondarti di persone di esperienza, come te, che stiano facendo il tuo stesso cammino: è più facile non abbandonare la strada se si fa con altri.
«Se vuoi correre veloce vai da solo, se vuoi andare lontano devi farlo insieme» recita un adagio africano. Potrai però scoprire che puoi diventare il referente digitale del tuo network professionale e diventare un Chief Digital Officer di diverse aziende del tuo entourage beneficiando dei risultati della tua esperienza ventennale unita alla nuova competenza digitale sviluppata. Tu sai che non ci sono tanti manager così’ sulla piazza al momento.
Non sarà sempre così però, le posizioni esistono e sono libere ora, ma ognuna delle persone che decide di intraprendere questo percorso riesce a lavorare con 5-10 aziende e lo farà con continuità nel tempo (non per particolari meriti, ma perché il Digitale porta risultati inattesi soprattutto all’inizio dell’adozione in azienda).
Quindi bisogna cercare di essere tra i primi del proprio settore, meglio se in un ambito B2B se si vuole provare ad eccellere, cioè in aziende che lavorano con altre aziende e non con il pubblico finale (gli altri settori sono quasi tutti “partiti” ormai e chi non si adegua nei prossimi 2-3 anni è davvero a rischio di fallimento).