Le persone sono cambiate, le Aziende devono cambiare

01/04/20 16.27 / Di Alberto Giusti

Clessidra

Le persone sono cambiate, anche le più reticenti sono scese a compromessi con il digitale per dare spazio a un’esperienza migliorativa della loro vita. Gli eremiti digitali sono una rarità mentre le persone che si impongono un giorno di digital detox aumentano sempre di più. Le persone vivono allineate con il nuovo Rinascimento Esponenziale, molte Aziende invece continuano a resistere al cambiamento.

Nonostante siano sempre più evidenti i miglioramenti che la Digital Transformation (se desideri maggiori informazioni leggi il nostro approfondimento - Introduzione alla "Trasformazione Digitale") può portare in qualsiasi realtà quando introdotta in modo strategico, sostenibile e coinvolgendo la propria organizzazione, molte aziende non stanno nemmeno facendo un passo per colmare il divario tra la loro realtà e la crescita del cambiamento, tra i loro ritmi lineari e la velocità esponenziale a cui dovrebbero adeguarsi per rimanere competitivi e non correre il rischio di scomparire.

Ogni giorno numerose realtà scompaiono perché non sono state in grado di adattarsi trovando soluzioni per allineare strategie e processi sia alla velocità del cambiamento che alle esigenze del cliente tipo di oggi, sempre più connesso e digitalizzato.

Il ciclo di vita delle aziende moderne è sempre più breve: meno del 15% sono sul mercato da più di cinquant’anni e la permanenza media nella lista Fortune 500 è passata da oltre sessant’anni nel 1960 a meno di quindici anni oggi.

Mentre il Giappone si sta muovendo verso la Società 5.0, molte Aziende in Italia stanno ancora valutando se entrare nel percorso Industria 4.0, un modello di trasformazione digitale che si concentra in particolare sulla produzione industriale.

La sua idea fondante è lo scambio di informazioni delle macchine all'interno delle aziende per ricostruire, mappare e gestire i processi. Industria 4.0 nasce come parola e come concetto nella Strategia high-tech del governo tedesco che definisce sei campi prioritari

  1. L'economia e la società digitale; 
  2. L'economia e l'energia sostenibile; 
  3. Il posto di lavoro innovativo;
  4. La vita sana; 
  5. La mobilità intelligente; 
  6. La sicurezza civile. 

Il primo campo, l'economia digitale e la società, ha reso la digitalizzazione dell'industria tedesca un tema molto importante e di primo piano, che, alla fine, ha portato proprio al termine Industria 4.0.

In Italia Industria 4.0 coinvolge aziende manifatturiere e imprese puntando alla trasformazione digitale per creare fabbriche intelligenti. La gestione dei dati disponibili in abbondanza è al centro di Industria 4.0, come risulta evidente dalle quattro attività principali su cui si basa: 

  1. Creare una Connected Enterprise - Raccogliere dati da varie cose fisiche (macchine, sensori, dispositivi); 
  2. Accumulare dati da varie fonti (Big Data); 
  3. Usare la potenza dell'Intelligenza Artificiale (AI) sui Big Data: l'AI viene utilizzata dalla progettazione per la raccolta dei dati fino all'analisi degli stessi per generare intuizioni reali e fruibili dai decisori. L'AI analizza i dati operativi / Big Data dai sistemi di produzione e attraverso modelli predittivi, consente ai produttori di prevedere la resa, la qualità del prodotti, il punto di rottura e i dettagli del consumo energetico delle macchine; 
  4. Implementare. Industria 4.0 infatti agli occhi di chi ragiona con modelli di business vecchi sembrerebbe mirare solo ai dati per migliorare i processi ma in realtà come concetto non si limita solo alla produzione. Industria 4.0 viene chiamata anche Industrial Internet, l'Internet dell'industria, e non comprende solo la digitalizzazione delle catene del valore orizzontali e verticali, ma mira a ricalibrare anche il portafoglio di prodotti e servizi delle aziende, con l'obiettivo finale di soddisfare meglio le esigenze dei clienti. Nei prossimi anni Il settore industriale dovrà produrre quantità sempre maggiori utilizzando meno materie prime e meno energia e Industrial Internet è la chiave proprio per arrivare ad una maggiore produttività ed efficienza delle risorse, creando così le condizioni per una produzione sostenibile ed efficiente. In tal modo la trasformazione digitale permetterà di colmare il gap tra il classico andamento lineare della produttività e quello esponenziale introdotto dalle nuove tecnologie.

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È importante che le Aziende comprendano che sarà proprio con l’introduzione di tali tecnologie assieme allo sviluppo di nuovi modelli di business customer oriented nel proprio microsistema che si adatteranno al nuovo ecosistema industriale che cresce a sua volta a ritmi esplosivi grazie alla combinazione di vari strumenti digitali innovativi.

Mancano esempi reali delle opportunità che il digitale rappresenta per le aziende? No, perché si chiamavano startup oggi sono Facebook, Alibaba, Google, Uber, Airbn e Netflix.

Facebook, Alibaba, Google, Uber, Airbnb e Netflix sono aziende che devono il loro successo proprio alla capacità di utilizzare le tecnologie digitali esistenti prodotte da altri, per offrire esperienze nuove e uniche senza possedere materialmente il prodotto o servizio a cui devono il loro successo.

 

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Fonte: Capitalism switches from linear to exponential growth

 

In particolare oggi l’abbondanza di dati e l’accesso all’informazione in modo così efficiente e tempestivo ha ridotto l’esigenza di possesso delle risorse (in modo fondamentale in condizioni di scarsità) a beneficio dell’accesso alle stesse (strategico in tempi di abbondanza).

Mutuando da “L’era dell’accesso” di Jeremy Rifkin si può affermare che Airbnb è il più grande albergatore del mondo e non possiede nemmeno una camera (ma capitalizza più della catena Marriott), Uber è il più grande servizio di taxi al mondo e non possiede nemmeno un’auto, Alibaba è il più grande negozio al mondo e non possiede neanche un metro quadro di magazzino. Però questi soggetti hanno accesso all’informazione. O meglio hanno accesso ad informazioni in modo più efficiente e veloce rispetto ai loro diretti competitor.

Pensiamo a Uber e Airbnb: entrambe devono il loro successo a modelli di business nati implementando al meglio una delle tecnologie più vecchie e popolari, il GPS integrato nelle mappe di Google.

Queste Aziende sono i Big e rimangono leader del mercato perché fanno convergere grandi investimenti su nuove tecnologie emergenti o sperimentali e nel frattempo utilizzano al meglio quelle esistenti, mantenendo così il ritmo della crescita esponenziale. Hanno il budget per farlo è vero, ma hanno anche una visione innovativa nel definire i propri investimenti.

GAFA poi emerge tra tutti, sono Google, Apple, Facebook e Amazon ovvero le 4 aziende che da sole beneficiano economicamente di circa 3360 bilioni di dollari.

La chiave del loro successo è aver sviluppato nuovi modelli di business basati sulla condivisione aperta a tutti dei loro prodotti e strumenti, abilitando così un ecosistema economico esponenziale che si popola esponenzialmente. Fantastico!

Il vantaggio che accomuna tutti i Big però non è essere esponenziali ma trovarsi di fronte a una marea di aziende competitor che rimangono lineari perché inconsapevoli e disinformate.

Aziende che se non si adattano, se non abilitano la propria disruption attraverso la Digital Transformation rischiano di scomparire.  

È essenziale però capire un aspetto fondamentale del cambiamento in corso. Lo spiega Gideon Kay, CIO europeo dell'agenzia pubblicitaria Dentsu Aegisì: “Non penso che esista una trasformazione digitale. Penso che siano due parole che le persone mettono insieme: c'è una rapida trasformazione guidata dalla tecnologia, e tutti i cambiamenti nella società e negli affari sono oggi influenzati da un certo grado di tecnologia.

Per abilitarsi al cambiamento non basta digitalizzare i processi o la produzione, ma bisogna allineare l’azienda ripensando i suoi modelli di business e soprattutto portando la cultura digitale all’interno della propria organizzazione.

Questa è la vera Digital Transformation, solo la riorganizzazione e l’allineamento di tutta l’Azienda al cambiamento abilita il salto disruptive dal vecchio modello lineare al nuovo ecosistema esponenziale.

È necessario portare il Rinascimento Esponenziale (se desideri maggiori informazioni leggi il nostro approfondimento - Rinascimento Esponenziale) nella propria Azienda vincendo ogni resistenza al cambiamento coinvolgendo in primis le persone.

Topics: Il Manager nell'era digitale

Alberto Giusti

Scritto da Alberto Giusti

Con 20 anni di esperienza in ambito Digital, dopo una laurea in ingegneria gestionale, ha fondato Guanxi, una società presente in UK, CH e IT che si occupa di Digital Strategy e che nel 2015 ha ricevuto il Google Award come preferred Partner in Italia.

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