La trasformazione digitale non è un’opzione ma è una necessità di cambiamento per fare diversamente business mediante una “visione’’ che conduce ad un nuovo modello operativo che si fonda sulla profonda integrazione tra piattaforme digitali, persone, luoghi e strumenti, e che si caratterizza per il sostanziale ripensamento dei processi aziendali, dei modelli di business e dell’intera customer experience che diventa il focus principale dell’azienda.
Su questa scia di cambiamento, è necessaria la consapevolezza che l’innovazione non si limita all’integrazione della tecnologia in tutte le aree aziendali, ma alla significativa crescita culturale per superare tutti gli ostacoli che possono generare delle resistenze nel processo di trasformazione. Si tratta di cambiamenti che ci portano fuori dagli schemi che abbiamo seguito fino ad oggi e che riscrivono nuove regole, che partono dalle persone, passano per i processi per poi arrivare alle tecnologie.
Con cambiamenti così rapidi e dirompenti come quelli che si stanno verificando in questi ultimi anni, le aziende si devono necessariamente adattare se vogliono sopravvivere; ogni settore industriale e ogni azienda si dovrà trasformare in ogni modo se non vuole rischiare di sparire. Prendiamo il caso di Kodak che nel 1975 inventò la fotocamera digitale e nonostante tale innovazione non ha saputo cogliere il cambiamento e l’opportunità che il digitale poteva dare al suo settore. Nel caso specifico è stato dato spazio ad un mindest riluttante ad abbandonare il mercato tradizionale delle pellicole e non si è favorito il passaggio alla fotografia digitale. Avrebbe avuto senso una vision illuminata, di rottura, pronta a trasformare il paradigma del modello di business corrente, con un cambiamento che avesse previsto internet, l’intelligenza artificiale, i robot, i big data e tutto quello che noi oggi siamo portati a definire come “il digitale”. Nessuno avrebbe impedito a Kodak di riconfigurarsi come grande azienda di condivisione sociale di fotografie come ha fatto Instagram. La notizia della bancarotta di Kodak è arrivata nel 2012, ovvero pochi giorni dopo l’annuncio che “l’applicazione dell’anno” per iPhone era Instagram, il nuovo social network di condivisione di fotografie destinato a far parlare di sé. Le due notizie non possono (se non forzatamente) essere tra loro collegate, però dicono molto di come si è evoluto il concetto di fotografia nella percezione delle persone.
Un’era digitale in cui essere reattivi e rapidi rappresenterà un aspetto sempre più cruciale poiché il cambiamento riguarda tutte le aziende di qualunque settore e di ogni settore industriale. La trasformazione di un settore derivante dalla digitalizzazione accade all’improvviso e rapidamente, determinando il cambiamento dello status quo delle aziende di riferimento, spingendo il Business verso nuove dimensioni, mutando i confini tradizionali delle aziende rendendoli a tratti indefinibili e paralizzando i competitor che non hanno saputo adattarsi.
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Per far sì che il proprio business continui a essere sostenibile e competitivo nel mondo digitale, le aziende devono lavorare sull’implementazione di strategie di trasformazione concrete, in grado di migliorare i processi e rafforzare le competenze necessarie a soddisfare i bisogni di un cliente sempre più evoluto e connesso. Questo diventa possibile quando i dirigenti manager e gl’imprenditori sviluppano il proprio mindset per avere una visione più ampia nell’ambito di un cambiamento del proprio business proiettato verso il futuro, ma soprattutto quando in azienda c’è una cultura e un ambiente di lavoro che facilitino le sinergie tra le persone che possono essere la svolta per la nascita di nuove idee e la diffusione di una cultura digitale.