Insurtech Risk Management

20/09/17 13.11 / Di Michele Treglia

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Risk Manager in azienda.

Bentornati a tutti, mi chiamo Michele Treglia, mi occupo di analizzare e studiare la trasformazione “Insurance to Insurtech” e oggi parliamo di come attraverso la tecnologia stanno variando i rischi all’interno delle aziende, in particolare come varia la figura del Risk Manager nel contesto aziendale, al fine di poter per afferrare la possibilità di trasformare un rischio in una nuova un’opportunità di business per l’azienda.

In Italia sentiamo sempre più spesso parlare di Industria 4.0. Il termine di per sé indica il processo di automazione industriale a beneficio dell’ottimizzazione dei processi, sia in termini di produzione che in termini di sicurezza. Ma più in generale si intende parlare di come sia possibile per ogni azienda generare una produttività maggiore. Appare logico se pensiamo che un’azienda, parlandosi in maniera concreta (dal punto di vista dell’imprenditore ), vive e sopravvive soprattutto grazie alla sua produttività (in maniera assoluta).

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Il Risk Manager 4.0

Per industria 4.0, principalmente abbiamo detto che si intende l’implementazione di nuove tecnologie al fine di automatizzare per ottimizzare un processo industriale. Questo porta anche all'evoluzione di alcune figure professionali, come quella del Risk Manager il quale rappresenta nelle aziende più lungimiranti, la figura dell’ "esperto” con il compito assoluto di valutare i rischi e le possibili soluzioni, al fine di poterli in qualche modo assicurare (quindi trasferirli ad una terza parte), oppure quando non è possibile trasferirli, "attenuarli" per mezzo di una strategia di diminuzione dei rischi stessi.

Questa figura è di un’importanza fondamentale all’interno di un’azienda, ma nonostante questo molte imprese, continuano a far ricoprire il ruolo a figure non dedicate (vedi grafico sotto da ricerca Cineas).

 

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E’ anche vero che questa figura è non troppo vecchia, ma già in profondo progresso. Infatti i rischi che emergono in ambito industria 4.0 sono sempre nuovi e sempre più complessi. Come ad esempio il cyber risk, che sembra non conoscere limiti di infiltrazione, piuttosto che tutto il tema legato alla data protection (sempre nell’ambito cyber). E su questi temi vengono richiamate all’appello le società assicuratrici, che hanno il dovere (come istituzioni nate per farlo) di fornire sul mercato soluzioni, che permettano non solo di indennizzare eventuali danni provocati a seguito di un sinistro, ma bensì di prevenirli.

Iniziamo quindi a parlare di “assicurazione come servizio” (IaaS), ed un esempio interessante nell’ambito della copertura e prevenzione del cyber risk è proprio la startup tecnologica Cybernance, annoverata tra le principali nel mondo Insurtech, che da poco ha stipulato un accordo commerciale con Lockton Companies, il più grande mediatore assicurativo al mondo.

Cybernance è un provider di soluzioni tecnologiche contro i rischi informatici. In particolare si pone come primario obiettivo quello di mitigare tutti i vari possibili rischi informatici all’interno dell’azienda, attraverso test e informazioni rilasciate all’utente, riguardanti la propria infrastruttura tecnologica. La soluzione si concretizza attraverso la loro piattaforma proprietaria (vedi sotto), la quale attualmente è leader in Cyber Risk Governance e che va a collocarsi quindi, nel comparto della copertura sui cyber attacchi informatici.

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Osservando ciò ci viene da chiederci:

“Il Risk Manager può essere una figura non nativa e non specializzata?”

Probabilmente la risposta non va suggerita, ma basta guardarsi intorno per capire di come il mondo stia cambiando talmente tanto velocemente, che si necessita all’interno dell’impresa che vuole scalare il mercato, di una strategia parallela a quella di sviluppo, ma che si chiama “Risk Management Strategy 2.0”.

 

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Come trasformare il rischio in opportunità

La tecnologia abilita non solo l'automazione e l'ottimizzazione, ma anche la creazione di nuovi modelli di business in questo ambito.

Facciamo un volo “pindarico” e vediamo le cose dall’alto. Le tecnologie Iot, sono tra i principali “mezzi” annoverati quando si parla di factory 4.0, proprio perchè attraverso il collegamento delle macchine alla rete è possibile estrarre i dati ed analizzarli, creando così modelli per l’ottimizzazione dei processi, ma non solo… Viene infatti abilitata più che mai tutta la parte legata all’analisi predittiva e quindi alla previsione di un possibile rischio, mettendo così nelle condizioni l'azienda di intervenire prima che il rischio si verifichi.

Questo è un volo dall’alto, perché ovviamente per molte aziende è pura utopia. Ma è proprio per questo che le opportunità di business ci sono. Pensiamo che per tante aziende ancora non sono stati creati quei modelli (su base dati estratti da tech. Iot), con i quali è possibile fare una migliore analisi dei rischi. Tutti questi dati e i modelli annessi, sono di possibile appetito per chi questi rischi deve andarli a coprire.

Elon Musk ha dichiarato, che se non saranno le società assicuratrici a capire che una Tesla non si può assicurare come un’auto normale (per il rischio inferiore), allora saremo noi stessi ad assicurare le nostre auto.

Allo stesso modo ampliando il discorso nell’ambito industriale, è probabilmente compito dei RISK MANAGER, andare a dotare le aziende di tecnologie che permettano di riportare nel proprio contesto, il discorso che Elon Musk ha fatto per le “sue” auto.

Il motivo risiede, proprio nel fatto che appare ovvio quanto il rischio sia minore per un’azienda che decide veramente di entrare nel mondo dell’industria 4.0 e dotarsi di tecnologie come quelle dette sopra.

Conclusioni

Tutto questo ci porta ad un’altra verità, legata alla presa di coscienza che l’evoluzione del settore industriale, in ambito Industria 4.0, non può e non deve essere prorogato. Il ruolo del Risk Manager in azienda non può e non deve essere ricoperto approssimativamente, proprio perchè come la legge di Gordon Moore ci suggerisce, l’evoluzione tecnologica sta facendo passi esponenziali, per ciò è necessario affidarne l’osservazione ad una figura dedicata (anche esterna inizialmente).

Vi lascio con una frase interessante, legata al cambiamento, pronunciata dal Ceo di Salesforce:

“Speed is the new currency of Business” Marc Benioff 

Domani inizieranno i 2 giorni del 18° Convengo Nazionale ANRA , sicuramente ci sarà da apprendere molto durante tutto l'evento. Rimanete collegati al mio blog per conoscere un sunto delle evoluzioni in questo ambito.

A presto! Ciao!

Topics: Insurtech

Michele Treglia

Scritto da Michele Treglia

Michele Treglia già durante il conseguimento della laurea in Ingegneria all’Università degli studi di Firenze, ha iniziato la sua carriera occupandosi di progetti in ambito assicurativo e digitale. Focalizzato su come le nuove tecnologie e i nuovi modelli di business possano impattare sul mercato assicurativo, scrive contenuti riguardanti la trasformazione “Insurance to Insurtech”, collabora come insurtech consultant per alcune società profit ed organizzazioni no profit di rilievo nel settore digital. Formatore alle Compagnie sul tema della “Digital Transformation” ed “Insurtech Trends”.

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