Insurance Strategy
“if something is important enough, even if the odds are against you, you should still do it” Elon Musk (Founder: Tesla, SpaceX, Paypal..)
La prima volta che ho potuto osservare da vicino i limiti logistici, è stato qualche hanno fa, quando mi imbattei in un progetto legato profondamente alla mobilità. Da allora ho iniziato a guardarmi intorno e capire quanto il mondo sia andato avanti in maniera esponenziale un po’ in tutti i settori, quello che però non siamo riusciti ancora oggi a far svoltare in maniera importante è il modo in cui ci spostiamo,più in generale il modo nel quale abbiamo a che fare con i rischi legati alla mobilità.
Essendo questi rischi particolarmente di rilievo per ogni individuo, è normale che le società assicuratrici abbiamo legato una buona parte del loro business proprio al tema della mobilità. Un tema che però si trova probabilmente ad un punto decisivo di svolta, poiché soprattutto adesso che le persone iniziano sempre di più ad essere interconnesse, si sente il bisogno di muoversi verso nuovi posti, in nuovi centri, ma soprattutto, ci inizia realmente a stare stretta la mobilità per come è stata concepita qualche secolo fa.
A dimostrazione di quanto il problema sia emergente per la popolazione, si può osservare l’aumento esponenziale di progetti legati alla smart mobility. Progetti di impatto più o meno elevato, ma con in comune la voglia di cambiare.
A questo punto qualche cosa è finalmente a rischio di estinzione e si tratta proprio dei rischi che per anni ci hanno attanagliato, adesso rischiano di scomparire con il cambiamento nel modo di muoversi delle persone.
Aziende come Tesla, SpaceX con Hyperloop One e tante altre cercano di fornirci soluzioni sempre più efficienti ed alla portata di tutti, per questo i rischi cambiano e le società assicuratrici devono prenderne atto e attuare una strategia di posizionamento per intercettare dei rischi prossimi e futuri.
La strategia involontaria di cambiamento
Stiamo assistendo a diversi tipi di soluzioni che seppur singolarmente non rivoluzionarie, ma da osservare, poiché potenzialmente disruptive nel complesso.
Qui ho riunito alcuni temi profondamente connessi ai rischi nella smart mobility.
Se andiamo ad analizzare il fenomeno della condivisione del mezzo di trasporto (sharing), in un luogo come in una città, capiamo come sia un fenomeno in naturale risposta al problema di possedere e mantenere un’automobile che poi non è sfruttata; capiamo come tale trend impatti positivamente su almeno 3 dinamiche di rischio, le quali stanno per essere, giorno dopo giorno, sollevate grazie a:
- Diminuzione inquinamento
- Maggiore libertà di movimento
- Diminuzione costi fissi nella finanza privata
Questi 3, tra i tanti, impatti di una sola cosa “semplice” come la sharing mobility, portano l’individuo ad aumentare il suo benessere fisico e mentale, con impatti non banali su quelli che sono i rischi che oggi coprono le società assicuratrici.
Per non parlare del fatto che il punto 3 rivoluzionerà completamente il concetto di assicurazione personale sulla vettura o comunque sul mezzo di trasporto, il quale sarà scardinato dalle ormai obsolete logiche di posizionamento.
E questo è apparentemente ciò che accade quando “individui normali” forniscono soluzioni al problema della mobilità.
Quando invece a farlo sono “individui particolari”, allora l’impatto è molto maggiore o meglio lo è su una scala molto più ampia se relazionata al singolo progetto. Per capire di cosa parlo, puoi osservare come ti dicevo all’inizio, l’Hyperloop ed immaginarti di fare Roma-Milano in 30 minuti su un treno veloce in un ambiente “protetto”.
Oppure puoi osservare Tesla e scordarti di stare ore e ore alla guida rischiando la tua salute, ma affidandoti a motori di Intelligenza artificiale che hanno un know-how di miliardi di km percorsi su strada e magari tra qualche anno ti daranno anche la possibilità di guadagnare mentre non utilizzi l’automobile - vedi private business nell’immagine 2 (perchè giustamente l’auto quando non è utilizzata, va a prendere e trasportare altre persone come fosse un taxi).
Ma anche chi sta facendo questi progetti con la visione di cambiare la mobilità dell’uomo, sa bene che non è un problema da poter affrontare di petto, ma piuttosto occorre una strategia. La stessa Tesla ha iniziato con la vision di portare le auto elettriche che si guidano da sole nel mondo attraverso tre steps. Partendo da una nicchia di mercato con prodotti di “alto” profilo (e costo) adesso siamo giunti al terzo step con la Tesla Model 3 (accessibile quasi a chiunque).
Tornando però alla vita di tutti i giorni e cercando di capire come una società assicuratrice sarà influenzata dalla “Rivoluzione della Mobilità”, posiamo osservare le implicazioni dei vari punti toccati poc’anzi: diminuzione inquinamento, maggiore libertà di movimento, diminuzione costi fissi nella finanza privata.
Insurance - La strategia volontaria di posizionamento
I 3 punti individuati, sono come dicevamo profondamente connessi con il mondo assicurativo, poiché se diminuisce l’inquinamento, diminuirà la probabilità di incorrere in malattie e problemi di salute in diverse città e zone, come aumenterà il benessere dell’individuo e quindi sarà più propenso a prendere delle decisioni migliori sul proprio futuro.
Dall’altro lato, la maggiore libertà di movimento genera l’emergere di altri rischi che devono essere ancora capiti e forse è ancora troppo presto per farlo, ma senza dubbio viene abilitata la possibilità di creare nuovi prodotti per il cliente, sbilanciati forse dal lato dei servizi in mobilità (da “guardarci dentro”).
Come ultimo punto il trasferimento di costi fissi a costi variabili, nel bilancio di una famiglia significa che intelligentemente si può pensare a garantirsi un futuro migliore investendoci del denaro, il quale potenzialmente non sono più obbligato ad impegnare in “cose che rimangono ferme”. Quindi un target più propenso a certi tipi di prodotti è forse proprio chi già oggi utilizza una mobilità alternativa, guardando al futuro come una fonte di opportunità.
Conclusioni
Il vero cambiamento non potrà prescindere da quello che è una particolare impegno da parte delle istituzioni, le quali per prime si occupano di gestire e monitorare il trasporto urbano, nonché trovare soluzioni e stringere partnership con chi ne ha già trovate al fine di venire in contro all’esigenza emergente di miglioramento delle infrastrutture viarie.
In ogni caso però i privati abbiamo visto come si rendono capaci di fare grandi cose e proprio grazie a questa proattività sempre crescente, verso l’innovazione in tema di mobilità, fa presupporre che a breve vi sarà un profondo stravolgimento della logica che adesso ci porta a spostarci in un modo rischioso, con conseguenze che si ripercuotono dalla salute alle finanze personali.
Quindi, non pensare che siamo così lontani dall’entrare in una nuova era di mobilità smart, perchè:
“Sembra sempre impossibile finché non viene fatto”
cit. Nelson Mandela
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