Assicurazioni & Futuro.

25/08/17 13.02 / Di Michele Treglia

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Il futuro delle assicurazioni tra 20 anni

Buongiorno a tutti e bentornati con l’appuntamento settimanale, della galassia Insurance con l’associazione Digital Building Blocks. Leggiamo spesso articoli legati a trends in corso o futuri, i quali cercano di comunicarci quali saranno i nuovi modelli di distribuzione o i nuovi modelli di business. In alcuni casi cerchiamo di capire quali saranno i prodotti assicurativi di domani, andando ad anticipare le esigenze del cliente.

Ma proprio perché di questi articoli ne ho scritti diversi e comunque in rete esiste già molto materiale, adesso potremmo attraverso una semplice domanda, andare ad analizzare un altro aspetto riguardante da vicino in nostro Business:

 

“ che cosa tra 10 o 20 anni sarà rimasto invariato?”

 

Il motivo di questa domanda è molto semplice. Infatti se andiamo a rifletterci più a fondo (ripetendola piano ad occhi chiusi), ci rendiamo conto che possiamo veramente predire il futuro delle assicurazioni.

 

Sei sicuro di conoscere il futuro?

Analizzandola meglio infatti, possiamo renderci conto di quante siano le cose incerte sul futuro mondo delle assicurazioni e di quante invece siano lì, certe come non mai. Per curiosità osserviamo come i francesi, alla fine dell’800 immaginavano che fosse stato il futuro della mobilità oggi.

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E se ti dicessi di scommettere che il futuro della propulsione nelle auto sarà totalmente l’elettricità, saresti disposto a puntare tutto sulla certezza di questo trend?

I più visionari scommetterebbero immediatamente di sì, i più conservatori sarebbero restii e per questo probabilmente direbbero di no. Ma quanti si fermerebbero ad osservare le cose per come sono realmente? Il futuro delle auto elettriche è appunto, il futuro. Ed il futuro per sua definizione è soggetto a cambiamento in base all’evolversi degli eventi.

Infatti siamo sicuri che sulle strade ci sono già auto a propulsione elettrica e “sembrerebbe” che il fenomeno si stia espandendo. Ma sappiamo anche che vi sono auto con propulsione ad idrogeno, le quali vengono collaudate allo stesso modo, anche se in volumi minori.

Allora adesso anche i più visionari farebbero qualche passo indietro, come è normale che sia, perchè il futuro che non c’è in realtà non può essere previsto con certezza, poiché ci sarà sempre una forte componente probabilistica, legata ad altri fattori o ad altre industry nel nostro caso.

Il futuro che c’è

In realtà invece qualcosa sul futuro delle assicurazioni la conosciamo. Sto parlando di quei sottostanti sul quale si regge tutta la “baracca”. Per esempio potremmo affermare con assoluta certezza che il futuro delle assicurazioni sarà sulla copertura del rischio. Probabilmente c’è tra i lettori, a chi questo li sembrerà ovvio, ma non lo è affatto in pratica. Perchè se fosse ovvio, dovrebbe esserlo anche l’impegno nel miglioramento continuo sulla copertura dei rischi, invece osserviamo ancora mercati fortemente sotto serviti.

Mi spiego meglio, se noi conosciamo i sottostanti del nostro business, poi intorno possiamo girovagare quanto vogliamo implementando diversi modelli di distribuzione o di biz., magari fornendo la nostra copertura come un servizio legato ad altri prodotti, ma in ogni caso il motivo per il quale ha senso esistere la nostra organizzazione è sempre quello (l’unico che avrà valore nel tempo).

Nel caso specifico di prodotti assicurativi, possiamo sicuramente affermare che il mio cliente vorrà sempre e comunque una copertura migliore ad un costo inferiore (perché è un consumatore). Che ci piaccia o no, l’organizzazione dovrà costantemente lavorare per soddisfare questo bisogno al meglio rispetto al competitor. È importante sottolineare come vadano comunque implementati ed aggiornati i canali di distribuzione dei nostri prodotti assicurativi, utilizzando quelli che sono migliori per il mio cliente e che vanno maggiormente incontro a quelle che sono le sue esigenze, ma questo oggi si chiama “insurtech”...

Un altro punto sul quale siamo certi è che il mio cliente domani vorrà un’assistenza al top, non vorrà problemi nell’utilizzo dei suoi prodotti e vorrà essere soddisfatto nel perimetro di quello che ha acquistato. Lo sappiamo è così, pertanto alla luce di questo diventa necessario lavorarci poiché sappiamo già che tanto tra 10 anni questa sarà una necessità del cliente ancora presente (forse molto più di adesso).

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Conclusioni

Seguire tutti i trend futuri è di notevole importanza perché ci permette di non far cadere in obsolescenza i nostri prodotti/servizi rispetto ai competitor, magari ricavandone anche un vantaggio competitivo di un certo tipo perseguendo un’innovazione di tipo disruptive.

D’altro canto i “sottostanti” per i quali il nostro business ha senso di esistere e i bisogni che il mio cliente vorrà sicuramente vedere risolti adesso come tra 100 anni, sono punti che non possono essere tralasciati in termini di progresso ma addirittura per chi continuerà incessantemente, “day by day” a migliorarsi su questi specifici temi, sarà colui che deciderà ogni volta dove posizionare l’asticella.

Lavorando costantemente su ciò che ha veramente valore per il nostro cliente, ci possiamo garantire di raggiungere un poco alla volta il futuro ed essere già lì quando arriverà.

Mi sento di concludere come sempre con una frase, che in questo caso ci potrebbe motivare a ragionare sul perché:

“Chi ha un perché abbastanza forte, può superare qualsiasi come” - F. Nietzsche

Secondo te quali sono le cose che tra 20 anni sicuramente non saranno cambiate? Parliamone insieme nel gruppo Slack.

A presto! Ciao!

Topics: Insurtech

Michele Treglia

Scritto da Michele Treglia

Michele Treglia già durante il conseguimento della laurea in Ingegneria all’Università degli studi di Firenze, ha iniziato la sua carriera occupandosi di progetti in ambito assicurativo e digitale. Focalizzato su come le nuove tecnologie e i nuovi modelli di business possano impattare sul mercato assicurativo, scrive contenuti riguardanti la trasformazione “Insurance to Insurtech”, collabora come insurtech consultant per alcune società profit ed organizzazioni no profit di rilievo nel settore digital. Formatore alle Compagnie sul tema della “Digital Transformation” ed “Insurtech Trends”.

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