Un obiettivo senza piano è solo un desiderio

28/11/16 17.28 / Di Gennaro Polito

L’analisi dei dati è uno dei temi di maggior interesse per le aziende più competitive sul mercato, ed imparare a prendere decisioni guidate da una buona analisi dei dati è un fattore di vantaggio competitivo che distingue le aziende di successo dalle altre, in qualsiasi settore ci si trovi ad operare, quindi non solo per le aziende digitali.

In molti casi, l’analisi dei dati (intendendo con ciò le metriche e dimensioni di maggior importanza per il proprio business) ha guidato la crescita delle aziende che in pochi anni hanno raggiunto le maggiori capitalizzazioni di mercato.

 

Prendiamo il caso di Airbnb, una delle storie di maggior successo nel panorama delle startup, che è riuscita in pochi anni a diventare un riferimento nel settore dei viaggi, e che nel 2012 ha raggiunto oltre 10 milioni di prenotazioni attraverso la piattaforma.

Il team, analizzando il comportamento degli utenti sulla piattaforma, scoprì che gli appartamenti che ricevevano il maggior numero di prenotazioni erano quelli che mostravano foto professionali delle camere: decise, quindi, di fornire il servizio di fotografie professionali ai proprietari di casa, e il risultato fu un aumento esponenziale (la cosiddetta crescita a “mazza da hockey”) delle prenotazioni effettuate attraverso la piattaforma.

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L’analisi dei dati, però, da sola non basta: prima è necessario capire quali dati misurare e che relazione esiste tra i dati selezionati e gli obiettivi del proprio business.

In pratica, bisogna stabilire un piano di azione, o meglio di misurazione.

Tale piano rappresenta una struttura di misurazione dei dati che richiede alcuni elementi per poter essere implementata in modo efficace:

  • sforzo/tempo;
  • persone (una singola persona o un team dedicato, a seconda delle dimensioni aziendali);
  • processi;
  • tecnologia.

 

In aggiunta a questi elementi, sono necessarie anche alcune competenze:

  • comprendere gli obiettivi di business ed impostare le strategie più adatte;
  • leggere e comprendere gli analytics data;
  • implementare le strategie, il che rientra negli aspetti più tecnici del business.

Il piano di misurazione passa per i seguenti cinque step:

  1. documenta gli obiettivi;
  2. identifica strategie e tattiche;
  3. seleziona i KPI;
  4. seleziona i segmenti;
  5. identifica i target in base ai KPI selezionati.

Per gestire la mole di dati richiesta da un’efficace strategia che adotti un approccio data-driven emerge, dunque, la necessità di disporre di strumenti adatti, che siano in grado di fornire insight di valore sullo “stato di salute” dell’azienda e che permettano di prendere decisioni significative in tempo reale.

Takeaway: da quanto affermato in precedenza emerge l’importanza di un nuovo approccio al Digital, che ne interpreti le potenzialità non solo come “strumento” abilitante, ma come elemento che interessa tutte le attività aziendali, abilita nuovi processi, nuovi modelli di business, e genera innovazione disruptive, al fine di impostare una “strategia” che consenta al management di prendere decisioni basandosi su una corretta analisi dei dati, in grado di rivoluzionare completamente l’azienda, guidandone la Digital Transformation.

 

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P.S. Se avessi qualche dubbio sul concetto di Digital Transformation e su quale impatto può avere sul business, ti consiglio il seguente articolo della “MIT Sloan Management Review”.

Buona lettura!

Topics: Digital analytics

Gennaro Polito

Scritto da Gennaro Polito

Laureato in Ingegneria Gestionale con una tesi sul ruolo del crowdfunding come modalità di validazione di mercato e supporto alle startup, e spinto da una forte passione per l’innovazione e i modelli di business digitali, è Project Manager di Guanxi e supporta i clienti ad affrontare il percorso di Digital Transformation.

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