Incrementare le conversioni e le vendite con l'analisi dei dati qualitativi

24/07/17 13.16 / Di Stefania Montemurro

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Un buon prodotto soddisfa le esigenze dell’utente, un ottimo prodotto supera le aspettative e un prodotto eccezionale da agli utenti qualcosa di cui non sanno di aver bisogno.

Realizzare un prodotto eccezionale è un processo complesso, richiede tempo, denaro, fatica e analisi a partire dal design.

Come abbiamo visto precedentemente il design è un processo orientato ai dati, dobbiamo perciò raccogliere e analizzare dati quantitativi e dati qualitativi prodotti dall’esperienza utente del nostro sito web o applicazione.

Nel gruppo dei dati quantitativi rientrano tutti i dati numerici o statistici raccolti con strumenti come Google Analytics, possono essere riassunti in tabelle e solitamente riguardano dati come età, numero di visite, percentuali.

 

I dati quantitativi raccontano esperienze reali sul comportamento che gli utenti adottano online, non possono essere misurati ma possono essere osservati.
Le osservazioni che possiamo analizzare possono portare ad avere una visione di insieme incredibile che consentirà di prendere decisioni che possono essere determinanti per l’aumento delle vendite e delle conversioni.

Analizzando i dati qualitativi possiamo rispondere a domande come:

  • Perché gli utenti abbandonano il carrello di un e-commerce?
  • Perché gli utenti non cliccano su bottoni o elementi cliccabili?
  • Perché gli utenti non completano il ciclo di conversione che abbiamo progettato?
  • Perché gli utenti escono dal sito dopo pochi istanti?
  • Perché alcuni utenti non riescono ad effettuare il login?

Forniscono quindi una panoramica sui “perché”.

Non studiare i comportamenti dell’utenza significa non avere consapevolezza degli ostacoli dei possibili clienti con un conseguente aumento di mancate conversioni che si traducono in minor fatturato.

Spesso le aziende cercano il sito più bello, più moderno, più innovativo e particolare ma dopo aver seguito i clienti ci si rende conto che tutto questo non converte come sperato.

Di solito è questione di rendere tutto più intuitivo, più semplice e più veloce.

 

Come raccogliere i dati qualitativi con Hotjar

Come abbiamo detto, esistono diversi modi per raccogliere i dati qualitativi, fortunatamente possiamo avvalerci di strumenti online estremamente validi, spesso all-in-one.

Uno di questi è sicuramente Hotjar che ci aiuta a raccogliere, analizzare e ad avere a colpo d’occhio tutti i dati qualitativi che ci servono.
Hotjar ci offre una serie di ottimi strumenti quali:

  • Mappe di calore
    Con questo strumento abbiamo la possibilità di visualizzare esattamente dove gli utenti concedono più attenzione, quali elementi ricevono più click e come gli utenti scorrono la pagina.

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  • Registrazioni
    Le registrazioni dei visitatori sono la funzionalità che preferisco, permettono di guardare le sessioni di utilizzo di ogni utente mostrando chiaramente ogni passaggio.
    Se gli utenti riscontrano problemi nella navigazione o non trovano elementi importanti per la conversione, lo sapremo.

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  • Forms
    Lo strumento Forms permette di analizzare i form di contatto già presenti sul nostro sito o piattaforma. Inserendo il link del form, Hotjar saprà indicare quali campi causano l’abbandono della compilazione e ogni errore di qualsiasi sorta.
    Sapendo quale form causa l’abbandono è possibile intervenire sostituendo la richiesta o ponendo la domanda in modo più comprensibile.

  • Indagini
    Nel corso delle indagini qualitative potremmo aver bisogno di porre direttamente alcune domande agli utenti. Con Hotjar possiamo farlo integrando un piccolo form contenente una domanda specifica e risposte rapide. È importante non abusare di questo strumento in quanto l’utente ci sta concedendo il suo tempo e la sua fiducia, non poniamo quindi domande complesse o non gradite.

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Il confronto diretto è una fonte di dati qualitativi

I tool svolgono davvero un ruolo fondamentale nella ricerca qualitativa ma non dimentichiamo che è sempre possibile intervistare personalmente i possibili clienti dell’azienda chiedendo loro di raccontarci la propria esperienza con il nostro prodotto.

Possiamo incontrare le persone o chiedere di poter effettuare un’intervista telefonica, il trattamento personalizzato verrà sicuramente apprezzato.


L’ecommerce che ha ottenuto un aumento del 30% sulle vendite

L’ecommerce Wyldsson nasce qualche anno fa ma, nonostante gli studi approfonditi di sviluppo e di design, il progetto non manifesta i risultati sperati.

It was very frustrating. We had spent the best part of a year and a ton of money building our shiny new store, and it wasn't delivering. - Dave McGeady, CEO.


La svolta avviene quando i membri del team iniziano a studiare i comportamenti degli utenti sulla piattaforma avvalendosi degli strumenti offerti da Hotjar e, grazie alle mappe di calore e alle registrazioni, capiscono che l’utenza abbandona il carrello dopo essersi trovati davanti a problemi come:

  • difficoltà nell’effettuare il login;
  • difficoltà su un browser specifico;
  • difficoltà nella conclusione dell’acquisto.

Dopo aver risolto i problemi riscontrati, l’ecommerce ottiene un aumento delle vendite del 30%. Notevole, vero?


Conclusioni

Ottenere dati qualitativi, contrapporli ai dati quantitativi e saperli analizzare non è sempre facile ma è un processo che necessita di essere preso in considerazione. Il rischio è di perdere clienti e di non veder aumentare le vendite.

Raccontami la tua esperienza

Da anni aiuto aziende a migliorare le conversioni, ora mi farebbe piacere parlare dell’argomento con te. Contattami se hai domande o se vuoi raccontarmi la tua esperienza.

Topics: User Experience

Stefania Montemurro

Scritto da Stefania Montemurro

Chief Digital Officer e Fondatrice di Maia Management, realtà che si occupa di seguire la Digital Transformation delle aziende del territorio attraverso la figura del Chief Digital Officer.

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