Gli Ocean's Seven: chi sono i componenti dello Sprint Team

10/05/17 21.47 / Di Alberto Giusti

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Conosci il film Ocean’s Eleven?

Nel film, Danny Ocean raduna un team di criminali per compiere il colpo della vita: svaligiare un casinò di Las Vegas prendendo le vincite della giornata, una somma pari a 150 milioni di dollari.

Tutti i pronostici sono contro loro, hanno poco tempo a disposizione, e per la riuscita del progetto sono necessarie competenze molto speciali e un complessa strategia.

Nel team ci sono un borseggiatore, un esperto di esplosivi, addirittura un acrobata.

Proprio come nel film, in uno Sprint tu e il tuo team impiegate i vostri talenti, tempo ed energie al meglio delle vostre possibilità, affrontando una sfida complicata e usando il vostro ingegno (e qualche trucchetto) per superare qualsiasi ostacolo sul vostro percorso.

Per superare con successo uno Sprint, quindi, è necessario avere il giusto team.

 

Qual è il team perfetto per uno Sprint?

 

La prima persona da coinvolgere nello Sprint team è qualcuno con l’autorità per prendere decisioni (un Danny Ocean, tanto per intenderci).

Questa persona sarà il Decider: in una startup può essere un founder o il CEO, mentre in una grande azienda può essere un VP, Product Manager, Head of Design o un altro team leader.

Generalmente, i Decider hanno una profonda comprensione del problema e hanno anche forti opinioni e ipotesi per aiutare nella ricerca della giusta soluzione.

Ci sono situazioni in cui il Decider non può dedicare allo Sprint un’intera settimana: in questi casi può essere invitato a partecipare in alcuni momenti chiave:

  • il primo giorno può condividere la sua prospettiva sul problema;
  • nella parte centrale dello Sprint può aiutare a scegliere la giusta idea da testare;
  • l’ultimo giorno, invece, potrebbe fermarsi a vedere come i primi clienti reagiscono al prototipo.

E se il Decider non dovesse ritenere utile lo Sprint? Se non volesse dedicare neanche pochi minuti per rendersi conto del lavoro che il team sta svolgendo?

In questo caso è meglio fermarsi e ragionare: probabilmente hai scelto il progetto sbagliato, quindi prendi tempo per parlare con il Decider, e lavora con lui per comprendere quale sfida potrebbe essere adatta a trasferire l’importanza del metodo Sprint come approccio all’innovazione e alla sperimentazione.

Una volta assicurata la partecipazione (o comunque il committment) del Decider, è ora di radunare gli altri componenti dello Sprint Team.

Finance Expert

Chi può spiegare i flussi di cassa?

Esempi: CEO, CFO, Business Development Manager

 

Marketing Expert

Chi si occuperà di “confezionare” il messaggio dell’azienda?

Esempi: CMO, Marketing Manager, PR, Community Manager 

 

Customer Expert

Chi parla regolarmente con i clienti e ne conosce le esigenze e i bisogni?

Esempi: R&D, Sales, Customer Support

 

Tech/Logistics Expert

Chi conosce meglio ciò che l’azienda può sviluppare?

Esempi: CTO, Ingegneri

 

Design Expert

Chi progetta i prodotti che l’azienda realizza e distribuisce?

Esempi: Designer, Product Manager

 

Il forte focus sulla composizione del team è dovuto anche al fatto che le persone coinvolte nello Sprint lavoreranno fianco a fianco per cinque giorni: l’obiettivo è diventare una vera e propria macchina da problem solving.

L’atmosfera collaborativa che si sviluppa rende lo Sprint un ottimo momento per coinvolgere persone che non necessariamente condividono la tua stessa opinione sulla sfida da affrontare e sulle possibili soluzioni.

Dato che i progetti che possono essere affrontati con l’approccio del metodo Sprint sono molto diversi tra loro, non esiste una regola fissa per decidere chi coinvolgere nelle sessioni, ma posso aiutarti a rendere più semplice la gestione dell’intero team.

Vuoi sapere come?

Bisogna includere un Facilitator.

È la persona incaricata, durante le giornate dello Sprint, alla gestione del tempo, delle attività e dell’intero processo.

Deve essere una persona in grado di guidare un meeting, riassumere quanto detto durante una discussione e indicare alle persone quando è il momento di smettere di parlare di un argomento e passare ad altro.

Una delle caratteristiche più importanti del Facilitator è l’imparzialità nei confronti delle decisioni, per tale motivo non è una buona idea unire i ruoli di Decider e Facilitator nella stessa persona: spesso funziona meglio se si coinvolge un outsider che in genere non lavora con il tuo team, ma non è una regola fissa.

Come vedi, il team gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di uno Sprint: ogni esperto nella stanza potrà dare un contributo chiave (un’informazione dovuta al suo background, un’idea innovativa, o anche un’acuta osservazione sui clienti).

Anche se non è possibile prevedere cosa succederà durante lo Sprint, riunire il giusto team è il primo passo per lo sviluppo di soluzioni inaspettate e fuori dagli schemi.

Gennaro

Topics: User Experience

Alberto Giusti

Scritto da Alberto Giusti

Con 20 anni di esperienza in ambito Digital, dopo una laurea in ingegneria gestionale, ha fondato Guanxi, una società presente in UK, CH e IT che si occupa di Digital Strategy e che nel 2015 ha ricevuto il Google Award come preferred Partner in Italia.

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