Come un buon contenuto può far esplodere il tuo business

15/05/17 12.44 / Di Stefania Montemurro

Ogni giorno milioni di persone cercano in rete, prevalentemente su Google, recensioni di ristoranti per una cena romantica, itinerari di viaggio per la prossima vacanza, guide o video guide su prodotti o servizi.

Le persone si fidano della rete e la utilizzano per risolvere i propri bisogni.

Le persone che cercano su Google hanno un problema da risolvere, cercano la risoluzione più veloce al loro problema e quindi sono già pronte alla conversione.

In quell’esatto momento in cui l’utente è pronto a convertire, il tuo contenuto dovrà essere a sua disposizione, in prima pagina e pronto per essere fruito.


Ora ipotizziamo che tu l’abbia posizionato con successo in prima pagina su Google: l’utente a questo punto cliccherà sul tuo collegamento e si aspetterà qualcosa di interessante, qualcosa capace di risolvere il suo problema e di farlo letteralmente innamorare del tuo servizio. Che sfida entusiasmante, vero?

Chris Brogan, CEO di Human Business Works ha affermato che: “Molti bloggers e content marketers hanno bisogno di rendere i loro contenuti utili per la loro community e non basta digitare qualcosa per farlo. Chiediti: “questo è utile?”. Se la risposta è no, ricomincia.”

Quella citata da Brogan è la ricetta del successo per la tua reputazione online, ciò che farà esplodere il tuo business.

 

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Ciò che pubblichi è utile? Come possiamo capirlo e come possiamo produrre qualcosa di veramente straordinario?
Banalmente un contenuto è utile quando risponde perfettamente al bisogno dell’utente e per capire come produrre qualcosa di valido e che faccia dire all’utente “ecco quello che mi serve!” devi chiederti:


  • cosa cerca il tuo target? di cosa ha bisogno?
  • come puoi rendere i tuoi contenuti migliori ed unici rispetto ai tuoi competitor?
  • Perché le persone dovrebbero amare, ricondividere e consigliare alla propria cerchia di amicizie ciò che pubblichi?
  • Quello che stai pubblicando da un supporto qualitativo al tuo prodotto o brand?

Possiamo capirlo:

  • analizzando i dati (con Google Analytics oppure offline)
  • effettuando sondaggi tra i clienti
  • facendo ricerche
  • analizzando i competitor
  • ascoltando ed osservando
  • creando dei profili di Personas (utenti immaginari, ma non troppo) ben definiti
  • seguendo ed instaurando rapporti con gli Opinion Leader del settore di riferimento che potranno fornire utili spunti o meglio ancora, potranno condividere e/o recensire il nostro prodotto o contenuto.


È interessante la teoria di Peter Lewis, che nel 2012 scrisse l’articolo “In Praise of Infrequent Bloggers” (In lode ai blogger non assidui) descrivendo l’idea di fornire contenuti solo quando si ha davvero qualcosa di unico da comunicare al proprio pubblico sposando l’idea di pubblicare con meno frequenza puntando alla qualità.
Conviene? Dipende. Sicuramente un contenuto unico, utile, ponderato e ricercato sarà ricordato con maggiore probabilità, avrà molte possibilità di diventare virale e di essere ricondiviso - magari da qualche influencer o da qualche noto brand di settore.
Pensiamo alla marea di materiale a cui ci sottoponiamo ogni giorno e chiediamoci “mi è tutto utile?”. Probabilmente la risposta è no semplicemente perché buona parte dei blogger tende a pubblicare spesso e velocemente per rimanere al passo con il resto del mondo ed in questa folle corsa il tuo contenuto - raro come una piccola perla - spiccherà su tutti.


Nel contempo, concentrarsi unicamente sul content marketing e non dedicare energie alla promozione ed alla diffusione si rivela una mossa sbagliata perché un buon contenuto deve essere trovato.
Esistono diverse tecniche, più o meno complesse, per posizionarsi efficacemente sui motori di ricerca che rientrano nelle pratiche di SEO (Search Engine Optimization) tra cui l’analisi e l’utilizzo delle keywords più pertinenti e la link building ma in ogni caso il motore di ricerca premierà i contenuti rilevanti dando loro una posizione di spicco nelle SERP.  
Piccolo tips: se il titolo del contenuto contiene keywords ricercate, il posizionamento sui motori di ricerca crescerà.

Abbiamo parlato di SEO e di reperibilità sui motori di ricerca ma il principio del content marketing è applicabile anche a campagne social (Facebook, Instagram, Youtube, Pinterest..) e di email marketing - o più in generale, di qualsiasi forma comunicativa a cui possiamo pensare. Content is king, dicono in molti.  


Questa cura minuziosa per ciò che proponi ai tuoi Lead o agli Stranger ti porterà vari vantaggi: le persone ti troveranno facilmente, entreranno in sintonia con il tuo brand, condivideranno le tue proposte sui social e contribuiranno ad aumentare la tua brand awareness. Diventeranno “starnutitori”, come direbbe Seth Godin.

Possiamo dire inoltre che con l’aumentare della tua reputazione cambierà anche la percezione che i Lead hanno di te e del tuo brand, si fideranno sempre di più e la loro volontà di acquistare i tuoi prodotti aumenterà esponenzialmente.



Stefania Montemurro

Topics: Inbound Marketing

Stefania Montemurro

Scritto da Stefania Montemurro

Chief Digital Officer e Fondatrice di Maia Management, realtà che si occupa di seguire la Digital Transformation delle aziende del territorio attraverso la figura del Chief Digital Officer.

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