I manager di Philips coinvolgono gli innovatori tramite l'Enterprise Crowdfunding

03/10/17 13.10 / Di Alberto Giusti

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Il crowdfunding è uno strumento a disposizione dei manager per effettuare test di mercato e coinvolgere una folla di innovatori.

Philips, da sempre aperta all’innovazione, ha lanciato nel 2014 il concorso annuale Philips Innovation Fellows, che metteva in palio $ 100.000 per aiutare gli aspiranti imprenditori a portare avanti le loro idee. L’idea derivava da quanto emerso dal North America Innovation Report dello stesso anno, secondo cui quasi due terzi degli Americani del nord si considerano innovatori e la maggioranza (72%) ritiene di avere un’idea innovativa che potrebbe sviluppare con un aiuto economico. Allora, insieme a Indiegogo, Philips ha strutturato un progetto per incoraggiare le persone a presentare le loro grandi idee per creare innovazioni che aiutino le persone a vivere una vita più sana e sostenibile.

«Indiegogo si dedica ad aiutare gli innovatori a realizzare le loro idee attraverso il collegamento con persone provenienti da tutto il mondo, che approveranno le loro innovazioni attraverso il sostegno finanziario», ha detto Slava Rubin, CEO e co-fondatore di Indiegogo. «Le aziende hanno bisogno di essere maggiormente coinvolte nell’aiutare gli innovatori ad avere successo e siamo entusiasti di collaborare con Philips in questa competizione per portare nuove idee a buon fine.».

«Philips è impegnata a ottenere un’innovazione significativa, ci sforziamo di sviluppare la tecnologia che fa la differenza per aiutare le persone a condurre una vita sana e soddisfacente», ha detto Brent Shafer, CEO di Philips del Nord America. «Crediamo che l’innovazione di forte impatto possa venire da chiunque, e vogliamo celebrare le grandi idee che hanno il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di vivere, lavorare e giocare. Ecco perché stiamo incoraggiando tutti gli innovatori là fuori per presentare la loro grande idea per la prossima innovazione».

Il premio era di $ 60.000, oltre ai finanziamenti raccolti attraverso Indiegogo; inoltre il vincitore riceveva il tutoraggio da parte di dirigenti Philips per la realizzazione pratica dell’idea.

Questo è un altro tipo di collaborazione per il raggiungimento di un fine diverso dai precedenti: Philips ha sfruttato la visibilità di Indiegogo e del fenomeno del crowdfunding per promuovere l’innovazione di strumenti che possono rendere migliore la vita delle persone in tutto il mondo. Ad esempio uno dei prodotti proposti è stato una sacca di soluzione salina che poteva essere creata utilizzando l’acqua, pulita o sporca. Questo ed altri prodotti simili possono dare un grande contributo ai paesi in via di sviluppo ed a quelli in cui l’assistenza medica è carente.

Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca il progetto «Shock the Drought» di Shock Top, azienda belga produttrice di birra. La siccità è ad oggi uno dei problemi più gravi da risolvere e Shock Top ha deciso di lanciare diverse campagne di crowdfunding su Indiegogo per portare la consapevolezza globale a comprendere il problema e promuovere gli sforzi di conservazione dell’acqua; il programma si proponeva di identificare, finanziare e distribuire le innovazioni che avessero un impatto reale sulla riduzione del consumo di acqua.

Tre sono i prodotti lanciati finora: «Drop a Brick», una spugna con la quale gettare nel wc un flusso minore di acqua rispetto a quello previsto dal serbatoio, «EvaDrop», un sistema di sensori che regola il flusso d’acqua della doccia in base alle esigenze individuali, comprensivo di timer che avvisa l’utente quando sta passando troppo tempo sotto l’acqua e «Droppler», un misuratore del consumo d’acqua su un budget giornaliero. Tutti e tre i prodotti rappresentano un buon incentivo per cambiare le proprie abitudini e ridurre il consumo d’acqua nelle case. Le tre campagne hanno ricevuto dagli utenti di Indiegogo un capitale complessivo di più di $ 300.000 per essere sviluppate e prodotte.

Il fatto che progetti di questo tipo arrivino da grandi aziende legittima i prodotti e funge da garante agli occhi del backer. Philips e Shock Top si assumono la responsabilità del risultato, la struttura organizzativa che rappresentano le fa apparire come realtà stabili, di cui ci si può fidare, in cui si può credere e su cui si può investire. La fiducia, fondamentale nell’ambito del crowdfunding, viene così «guadagnata» più facilmente. Questo è sicuramente un vantaggio che la grande azienda ha rispetto alle start up che sono sconosciute e non denotano la stessa sicurezza economica.

I vantaggi sono molteplici per tutti gli attori. L’analisi di mercato avviene automaticamente in conseguenza alla proposta del prodotto sulla piattaforma; se molti sostenitori si dimostrano entusiasti a finanziarlo probabilmente il prodotto avrà successo anche dopo la produzione, quando verrà messo sul mercato.

 

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La componente sociale del crowdfunding aiuta quindi a comprendere le potenzialità del prodotto evitando una perdita derivante da un eventuale insuccesso nelle vendite in seguito ad un lancio ed alla produzione di un primo lotto; il pubblico delle piattaforme di crowdfunding è composto da persone di tutto il mondo, proporre un prodotto nuovo vuol dire testarlo su molti target audience geografici diversi. Più ampia è l’analisi, più efficaci saranno i risultati e le conseguenti decisioni prese dall’azienda. Altro elemento che può avvantaggiare la grande impresa è l’analisi approfondita di visitatori e backer, permessa dalla profilazione degli utenti collegati, che permette di individuare la provenienza delle donazioni, l’età dei sostenitori, il genere, il background culturale. Tutti elementi utili per il posizionamento del prodotto; l’analisi di marketing che andrà fatta prima di introdurlo sul mercato si potrà concentrare solo sulle parti finali del processo di lancio, ossia il planning e il controllo della distribuzione. Un altro importante vantaggio per la grande azienda consiste nell’ottenere un feedback sul lavoro svolto; riuscire a raccogliere prevendite attraverso il crowdfunding implica che qualcuno creda nel proprio prodotto e sia disposto a scommettere sull’imprenditore che ha promosso la campagna. È una prima validazione del progetto e l’input per nuove collaborazioni con la propria community. Il beneficio finale è chiaramente quello di raccogliere fondi, motivazione strettamente economica costituita dalla possibilità di raccogliere denaro da soggetti che in tal modo si configurano come clienti particolarmente interessanti e le cui opinioni contano di più per le analisi dell’azienda.

Con l’Enterprise crowdfunding si eliminano le barriere che separano la grande azienda dal cliente: oltre al finanziamento materiale l’utente può collaborare con l’azienda fornendo commenti e consigli su come realizzare un prodotto che funzioni e sia attraente. Questo meccanismo di co-creazione porta l’azienda a produrre un risultato arricchito da un supporto proveniente «dal basso» e il consumatore a sentirsi parte del prodotto che andrà ad  acquistare. Il duplice beneficio crea affiliazione verso l’impresa e desiderio di mantenere una relazione stabile con essa. I soggetti coinvolti in realtà si «autoprofilano» tramite il pagamento e diventano sostenitori attivi del brand anche sui canali dei social media. L’azienda deve riuscire a sfruttare questo asset importante per l’ampliamento della propria clientela tramite quella che normalmente è l’ultima fase del funnel di vendita (Delight) che porta la referenza attiva verso terzi da parte dei propri clienti soddisfatti.

Una seconda spinta all’innovazione nell’ambito dell’Enterprise Crowdfunding viene data dal recente accordo stretto tra due giganti del web Amazon e Kickstarter. L’e-commerce più famoso al mondo ha deciso di portare all’interno del suo eshop tutti i prodotti di maggiore successo della piattaforma di crowdfunding.

Kickstarter ha scelto per il colosso dell’e-commerce 300 prodotti che hanno già concluso con successo altrettante campagne di crowdfunding, tra gadget, libri, prodotti per la casa, film, elettronica e giochi da tavolo e qualche prodotto nuovo.

Grazie all’apertura di questo negozio, le aziende che utilizzano Kickstarter possono guadagnare maggiore visibilità e vendere con maggiore facilità i loro prodotti.

Amazon nel luglio 2015 aveva già lanciato Launchpad, un mini portale dove pubblicizza i prodotti di molte giovani aziende e startup, l’accordo con Kickstarter va nella stessa direzione.

Amazon, dunque, vuole dare maggiore spazio alle novità ed all’innovazione aiutando le startup innovative a lanciarsi sul mercato, offrendo loro un’ampia vetrina promozionale. Come ha detto Jim Adkins, vicepresidente di Amazon: «Lavorare con Kickstarter è un ottimo modo per noi per sentire direttamente dai clienti quali prodotti gli stanno a cuore, dal momento che veramente detengono il potere di dare vita a questi prodotti. Il nostro obiettivo è quello di consentire loro di raggiungere centinaia di milioni di clienti Amazon e di superare una delle maggiori sfide che deve affrontare ogni startup, portando i loro prodotti sul mercato con successo». Perché un manager di un’impresa che produce prodotti consumer non dovrebbe utilizzare l’Enterprise Crowdfunding per il prossimo lancio di prodotto?

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Topics: E-commerce, Crowdfunding

Alberto Giusti

Scritto da Alberto Giusti

Con 20 anni di esperienza in ambito Digital, dopo una laurea in ingegneria gestionale, ha fondato Guanxi, una società presente in UK, CH e IT che si occupa di Digital Strategy e che nel 2015 ha ricevuto il Google Award come preferred Partner in Italia.

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