Questo video, prodotto dal Ministero e ICE, evidenzia i nostri punti di forza e vuole servire per sfatare alcuni dei principali luoghi comuni sull'Italia, cioè che il Made in Italy sia in grado di esprimere solo prodotti della moda e del design, oltre che naturalmente agroalimentari. Il video “ITALY THE EXTRAORDINARY COMMONPLACE” confuta gli stereotipi sull'Italia e la racconta dunque quale essa è, cioè un grande produttore di beni tecnologici, secondo esportatore europeo nel settore meccanica e automazione.
Video emozionante, che mostra un'Italia che molti, ormai, non percepiscono.
Viviamo in un nuovo rinascimento tecnologico, esponenziale. La crescita e la diffusione di internet hanno reso l’informazione, e tutto ciò che è basato sull’informazione, esponenziale: digitale, intelligenza artificiale, nanotecnologie, internet of things, etc.
Innovare, cogliendo l’ispirazione di Sir Tim Berners-Lee, non significa adottare chissà quali tecnologie avveniristiche, bensì, più spesso, significa “semplicemente” saper fare una sintesi originale tra un’intuizione squisitamente manageriale e imprenditoriale sul proprio business (che cosa vuole davvero il mercato) e la corrispondente migliore combinazione possibile tra i tanti strumenti digitali già pronti per l’uso. Serve formazione, condivisione, capacità di innovare, di abbattere le barriere che spesso abbiamo costruito intorno alle nostre organizzazioni.
Secondo Steve Johnson, nel suo libro "Dove nascono le grandi idee", le nuove tecnologie e il web hanno la capacità di moltiplicare le nostre "connessioni" in modo da influire sul processo che porta alla creazione di un'idea. Le idee eccezionali non vengono in un momento di grande comprensione con un'ispirazione improvvisa. Le idee più importanti impiegano un grande tempo per evolvere, passando molto tempo dormienti. Le buone idee sono causate dalla collisione di piccole intuizioni che formano qualcosa di più grande del loro insieme. Bisogna creare un sistema, un modello, che permetta alle intuizioni di unirsi e trasformarsi in una cosa più grande della somma delle parti.
Siamo distratti da internet, dai social, da una velocità di crociera insostenibile. Ma abbiamo la possibilità di accedere a informazioni, modelli, persone che ci possono fornire i pezzi mancanti per completare le idee su cui stiamo lavorando. L’opportunità favorisce la mente connessa.
Questo probabilmente è il fine ultimo di Digital Building Block e della comunità che, successivamente alla pubblicazione del libro, ha dato vita all’associazione, agli eventi, al blog e al percorso che stiamo costruendo.
A presto,
Massimo