Digital marketing per le organizzazioni no profit

13/09/17 13.37 / Di Stefania Montemurro

digital-marketing-per-no-profit.jpg

Secondo il No Profit report del Content Marketing Institute’s (CMI), solo il 26% delle organizzazioni no profit ha un piano di marketing ben strutturato.

Quali differenze ci sono tra un’azienda B2B ed una organizzazione no profit? Entrambe hanno bisogno di avvicinare il pubblico, far conoscere la storia dietro il marchio, la mission e il valore offerto. Hanno bisogno di adottare e sfruttare le opportunità che oggi offre il digitale.

Le persone utilizzano internet per risolvere le proprie esigenze, attraverso i dispositivi mobile qualsiasi persona - che nel caso delle no profit potrà essere un donatore o un potenziale associato - può accedere in pochi secondi a qualsiasi informazione, farsi trovare è sicuramente una priorità.

Attraverso i canali digital l’organizzazione potrà:

  • comparire tra le ricerche nei motori di ricerca con parole chiave specifiche;
  • realizzare campagne mirate verso il target di riferimento ottimizzando il budget a disposizione;
  • utilizzare i social per comunicare con il target di riferimento;
  • gestire i contatti e inviare comunicazioni facilmente;
  • sfruttare le opportunità di promozione a disposizione.

Il digital è quindi un ponte tra l’associazione e il pubblico.

 

Analizzare e impostare gli obiettivi

Impostare degli obiettivi e studiare il target consentirà di strutturare campagne mirate e ottimizzate.
È necessario chiedersi:

  • quale obiettivo vuole raggiungere l’organizzazione: ricevere più donazioni? far conoscere un particolare progetto? trovare nuovi soci o volontari? Ogni obiettivo dovrà avere una strategia differente.
    Per iniziare è consigliato partire con un unico obiettivo e strutturare tutta la campagna avendolo sempre ben chiaro;

  • chi sono gli interlocutori: in base all’obiettivo scelto cambieranno gli interlocutori e la campagna dovrà essere costruita modulando la comunicazione e dandole un taglio perfetto per il target di riferimento.
Un corretto piano di marketing per le no profit si basa sui dati per ottimizzare i risultati pertanto è necessario monitorare le metriche nelle campagne impostate: traffico pagato da fonti a pagamento (Adwords), traffico organico da blog e social media, conversioni, click sui bottoni.

Monitorando i dati si avrà il controllo su di esse e si potrà ottimizzarle nel tempo correggendo o aumentando il budget in base ai risultati.


Offrire i contenuti, raccontarsi

La rete ha aperto le porte dell’informazione a chiunque. Tutti in qualsiasi momento possono accedere ad un numero incredibile di contenuti e diventare editori pubblicando su blog e sfruttando i social per ampliare il pubblico. In questo articolo abbiamo spiegato come impostare Facebook nel modo corretto.

Attraverso la creazione di contenuti come articoli di blog o post sui social, l’organizzazione potrà raccontare la propria storia, farsi conoscere, ispirare le persone, far percepire il valore dell’operato. I racconti sono armi potenti, qui trovi un approfondimento.

Inbound marketing: Coinvolgere e avvicinarsi al giusto pubblico
Stampare e distribuire volantini in luoghi pubblici è una buona idea? Quanto budget viene investito per comunicare con persone che butteranno il volantino dopo pochi passi?

Interrompere l’interlocutore mentre sta compiendo un’azione per sottoporgli un prodotto non funziona più.

Ne abbiamo parlato diverse volte qui su Digital Building Blocks: l’inbound marketing porta la comunicazione ad un livello personale e piacevole. Consente di arrivare dritti al target interessato con contenuti costruiti su misura per soddisfare le esigenze, non verrà quindi investito budget su persone non interessate ma le persone affini al progetto arriveranno spontaneamente e verranno guidate in un percorso di conoscenza.

I contenuti creati secondo la metodologia inbound devono seguire 3 fasi:

Awareness: L’utente realizza di avere un desiderio/problema.
Consideration: L’utente cerca soluzioni per risolvere il problema
Decision: L’utente sceglie una soluzione per risolvere il problema.

three-stages-buyer-journey.jpg

Creando contenuti mirati si instaurerà una relazione con il lettore che crescerà con il tempo fino a coinvolgerlo completamente.

 

Se hai domande o necessità puoi scrivermi a stefania.montemurro@digitalbuildingblocks.it o lasciarmi un commento.

A presto,
Stefania

Topics: Digital Marketing, Il Manager nell'era digitale

Stefania Montemurro

Scritto da Stefania Montemurro

Chief Digital Officer e Fondatrice di Maia Management, realtà che si occupa di seguire la Digital Transformation delle aziende del territorio attraverso la figura del Chief Digital Officer.

Potrebbe interessarti: