Cavanna SpA ottimizza i processi di Supply Chain per il settore packaging

28/01/20 10.43 / Di Stefania Montemurro

 

Supply Chain Manager Cavanna SPA

 

SM: Iniziamo presentandoci al nostro pubblico. Un cappello su di lei e sul suo ruolo

Ho un’esperienza trentennale in Cavanna e sono a capo della programmazione dell'approvvigionamento dei materiali, degli acquisti, della costruzione dei pezzi e del magazzino in qualità di Supply Chain Manager del Gruppo.

SM: Di cosa si occupa Cavanna SpA?

Cavanna si occupa di packaging ed è leader mondiale nelle soluzioni integrate per il confezionamento food e non food in flowpack.

Siamo nati inizialmente come costruttori di macchine per l’impacchettamento del food sia a livello primario che a livello secondario.

Siamo nati come costruttori di macchine per il confezionamento del flowpack, negli anni abbiamo ampliato il business e oggi siamo una delle poche aziende al mondo che riesce a seguire tutti i passaggi riguardanti il confezionamento internamente.

L’azienda ha 4 stabilimenti: Mappano (TO), Prato Sesia, Atlanta (USA) e a San Paolo in Brasile.

Un nostro grande valore, in cui credo molto, è il network che abbiamo creato con i Supply Chain Manager delle aziende estere del gruppo. Il confronto attivo tra l’estero e l’Italia ci sta aiutando a crescere in modo sano e profittevole.

SM: Come si colloca la figura del Supply Chain Manager in Cavanna? Quali sfide deve affrontare e come le affronta? Quali sono gli obiettivi primari di questo ruolo?

Quando si parla di Supply Chain di solito si pensa subito ai trasporti, alla logistica e alla grande distribuzione. All’interno di Cavanna la Supply Chain ha sempre a che fare con la fornitura ma il cliente finale è il reparto di montaggio interno.
La nostra procedura prevede l’estrazione di un dato che arriva dalla pianificazione centrale, quando l’ufficio tecnico termina la progettazione, in funzione delle date la programmazione della produzione, va ad inserirle all’interno del gestionale MRP.

L’MRP genera il fabbisogno che va alla produzione, il nostro obiettivo è cercare di far arrivare i pezzi nei tempi dichiarati dal sistema. Questa è la parte più difficile e riguarda il mio ruolo manageriale e di coordinamento.

Il mio obiettivo è fare in modo che il cliente sia soddisfatto, dove il nostro cliente è il reparto di assemblaggio.

Tutta la parte di spedizione invece viene gestita dall’amministrazione per poter seguire al meglio la documentazione riguardante l’estero.

Quella del Supply Chain Manager è pertanto una figura cruciale all’interno dell’azienda.

SM: Tra il nostro pubblico abbiamo giovani Manager che vogliono iniziare ma anche Senior Manager. Quali consigli possiamo dare a questi Manager rispetto alla sua esperienza sul campo?

Io personalmente ogni giorno imparo qualcosa e sono molto propenso all’innovazione.

Ad un giovane manager posso dire non sentirsi mai arrivato, di non avere i paraocchi, e di essere sempre curioso. La resistenza al cambiamento è quello che spesso ingessa le aziende. Al contrario, il cambiamento deve essere uno stimolo a migliorarsi sempre.

Ogni cambiamento è uno stimolo.

SM: Noi in Digital Building Blocks siamo focalizzati sul digitale. Quanto è importante il digitale per la figura del Supply Chain Manager? come il digitale vi sta aiutando a migliorare i processi e quali vantaggi competitivi vi ha portato?

In Cavanna curiamo molto l’aspetto digitale e innovativo. Stiamo eliminato completamente la carta, gestendo digitalmente i flussi di comunicazione, tutta la fatturazione e i documenti di trasporto sono in formato digitale.

In questo modo vengono eliminati i problemi di comunicazione con tutti gli stakeholder.

In termini di industria 4.0. dal 2017 abbiamo installato 6 magazzini automatici collegati col gestionale.

Lo scorso luglio abbiamo fatto lo stesso a San Paolo in Brasile e a dicembre a Mappano.

Abbiamo messo in piedi un sistema di pianificazione, forse unico in Europa.

Ci stiamo occupando anche di realtà virtuale su alcuni impianti in modo da dare al cliente la sensazione di essere sempre presenti sul campo.

Abbiamo inoltre inserito strumenti digitali per l’e-procurement, in questo modo abbiamo digitalizzato e ottimizzato la catena del valore eliminando tutto il cartaceo e comunicando in modo immediato con gli stakeholder.

SM: Quali metriche misura l’azienda per valutare il suo lavoro? Che cosa valuta per sapere se sta lavorando nel modo giusto o se sta portando valore all’azienda? Quali sono le KPI?

In primo luogo, lato Supply Chain, misuriamo il valore di magazzino.

Per quanto riguarda gli acquisti invece ci focalizziamo sulle performance dei buyer intese come tempo di risposta tra il momento in cui l’ERP genera un fabbisogno fino all’evasione dell’ordine.

Lato fornitori, consideriamo il tempo di consegna richiesto e l’effettivo ricevimento della merce.

Al momento stiamo mettendo in campo un sistema di monitoraggio del lead time, ossia del tempo di attraversamento della merce, dall’arrivo in azienda all’effettiva disponibilità per il reparto di assemblaggio. Questo per dare un supporto maggiore ai nostri clienti e per soddisfare le richieste del mercato attuale.

Stefania Montemurro

Scritto da Stefania Montemurro

Chief Digital Officer e Fondatrice di Maia Management, realtà che si occupa di seguire la Digital Transformation delle aziende del territorio attraverso la figura del Chief Digital Officer.