Ensinger Italia SrL punta all’innovazione partendo dall’interno

15/02/20 10.29 / Di Stefania Montemurro

 

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“Innovare significa correre dei rischi, ma sono convinto che sia indispensabile per rispondere prontamente alle esigenze del mercato, per questo investiamo molto nello sviluppo e ci impegniamo per mantenere un clima proattivo” - sono le parole di Daniele Saibene, General Manager insulbar® di Ensinger Italia SrL.

Durante l’intervista ha spiegato come l’azienda curi costantemente l’aspetto comunicativo per agevolare l’innovazione: “Ciò che contraddistingue Ensinger è la sua capacità di creare un clima collaborativo in azienda e una comunicazione particolarmente fluida e chiara tra i vari dipartimenti”.

SM: Iniziamo presentandoci al nostro pubblico. Un cappello su di lei e sul suo ruolo

Faccio parte di Ensinger Italia SrL dal 1999, quindi da più di 20 anni.

Ho iniziato la mia carriera in azienda operando nell’ufficio commerciale, poi, in seguito, come controller amministrativo.

Successivamente mi sono occupato di IT. Oggi dirigo l’azienda e sono in grado di monitorare tutti i processi.

Ensinger mi ha dato la possibilità di mettere a disposizione le mie capacità e di esprimerle al meglio.

Mi sono sempre impegnato con molta passione e dedizione al mio lavoro, mantenendo sempre un approccio umile, che mi ha permesso di implementare giorno per giorno le mie capacità.

I risultati importanti si raggiungono con impegno e passione. È importante saper avere la pazienza di attendere il momento giusto per acquisire un ruolo importante.

Avere la capacità di gestire le persone in modo equilibrato, richiede molta attenzione. Informarsi, frequentare incontri formativi, può davvero aiutare i manager a fare un salto di qualità. Bisogna rispettare però le proprie competenze e fare ciò che è nelle proprie corde, portandole all’eccellenza.

In azienda curiamo molto la comunicazione interna e mi dedico a stimolare la collaborazione interna. Personalmente preferisco un organigramma flat, dove ognuno ha ben chiari quali sono gli obiettivi da raggiungere, per imparare a remare tutti dalla stessa parte e raggiungere gli obiettivi insieme. Il rispetto della gerarchia in azienda è sicuramente importante, però è anche vero che l’unico modo per crescere è anche sapersi relazionare e collaborare.

Oggi io sento ancora l’esigenza di imparare e sono il primo che, ogni giorno, cerca di mettersi in discussione ma soprattutto a confronto con gli altri.

Se cresciamo insieme, ovviamente anche l’azienda cresce.

SM: Di cosa si occupa Ensinger Italia SrL? Cosa la contraddistingue? Cosa l’ha resa così importante?

Ensinger nasce in Germania nel 1966. L’azienda poi prende il volo e arriva in Italia all’inizio degli anni ‘90 specializzata nella produzione di termoplastici di alte prestazioni in tutti i comparti industriali: medicale, alimentare, aerospaziale ed anche un settore specifico dedicato al mondo delle finestre in alluminio e facciate continue. Oggi vanta 35 filiali nel mondo con più di 2600 dipendenti.

Le aree di maggiore interesse in cui operiamo sono Europa, Asia e America.

Sfruttiamo una tecnologia di estrusione detta l’inietto-compressione”: una particolare tecnica per estrudere materiali plastici. Siamo quasi gli unici al mondo a saper utilizzare questa tecnica e siamo stati tra i primi ad utilizzarla.

Ciò che contraddistingue Ensinger è la sua capacità di creare un clima collaborativo in azienda e una comunicazione particolarmente fluida e chiara tra i vari dipartimenti.

Saper maneggiare bene la comunicazione è molto importante, specialmente oggi che le informazioni hanno necessità di essere divulgate rapidamente.

Essere sempre pronti è fondamentale per noi. Chiaramente esistono delle frizioni, come in tutte le aziende, il mio impegno è quello di mantenere un clima ideale supportando le persone nelle loro attività e operations.

SM: Quanto è importante per voi il digitale e l’innovazione? Quali azioni state compiendo in questo senso? come il digitale vi sta aiutando a migliorare i processi e quali vantaggi competitivi vi ha portato?

Siamo molto sensibili a questo argomento. L’aspetto tecnologico è fondamentale per partire con il piede giusto. Come azienda cerchiamo di stare sempre al passo con i tempi al fine di essere veloci e dinamici e in grado di innovare, nell’ottica di migliorare i processi e la qualità del lavoro dei dipendenti. Non perdiamo mai di vista l’obiettivo del beneficio finale.

Il cambiamento e quindi i processi innovativi, rappresenta per noi uno stimolo continuo per migliorarci. Io per primo mi impegno per mantenere alto il desiderio di migliorarsi ogni giorno.

Innovare significa correre dei rischi, ma sono convinto che sia indispensabile per rispondere prontamente alle esigenze del mercato, per questo investiamo molto nello sviluppo e ci impegniamo per mantenere un clima proattivo.

Siamo in prima linea per quanto riguarda l’adozione di nuove tecnologie, stiamo investendo nell’industria 4.0 per migliorare i processi produttivi, abbiamo implementato dei software per ottimizzare la gestione documentale migliorando così la produttività.

L’introduzione dei Workflow con assegnazione dei task ha consentito di snellire i processi, così come la fatturazione elettronica e l’archiviazione dei documenti in formato digitale hanno contribuito a ridurre gli spazi di archiviazione e gli sprechi di carta, consentendo il recupero delle informazioni in tempi molto rapidi.

SM: Tra il nostro pubblico abbiamo giovani Manager che vogliono iniziare ma anche Senior Manager. Quali consigli possiamo dare a questi Manager rispetto alla sua esperienza sul campo?

In Ensinger sono partito dal ruolo più basico e negli anni ho capito l’importanza di pianificare strategie a lungo termine con un orizzonte di 3-5 anni. I giovani devono perseverare, impegnandosi con costanza i risultati arrivano.

Comprendere bene il presente per disegnare la rotta del futuro: questo è l’obiettivo.

Stefania Montemurro

Scritto da Stefania Montemurro

Chief Digital Officer e Fondatrice di Maia Management, realtà che si occupa di seguire la Digital Transformation delle aziende del territorio attraverso la figura del Chief Digital Officer.