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I Canali di digital Advertising, Tutte le strade "non" portano a Roma

Scritto da Alberto Giusti | 13/05/17 11.21

Cosa c’è di più tradizionale di un proverbio. Una massima che funziona al di là del tempo e delle circostanze. Probabilmente la morale del proverbio funziona proprio perché è generale ed avulsa da ogni specificità. È sufficiente calare il concetto al momento giusto in un discorso e fa la sua bella figura.

Il senso generale “di tutte le strade portano a Roma” è che in un modo o nell’ altro, intrapresa una qualsiasi strada prima o poi si arriva ad un obiettivo. In queste poche righe, il nostro obiettivo particolare è “il cliente”, la strada che dovrebbe portarci all’ obiettivo è “la strategia di marketing”.
Secondo il proverbio in questione nel nostro caso: non importa che azienda sei, che prodotto o servizio offri, e chi siano i tuoi clienti. Se hai intrapreso una qualsiasi campagna di marketing questa ti porterà a “Roma”, dai tuoi clienti.
Ma quanto è vero? Per quanto il Marketing possa avere diverse definizioni, il concetto di base è uno e solo uno, cioè: ciò che permette al cliente di raggiungere il prodotto e/o al prodotto di raggiungere il cliente. Quindi possiamo intenderlo come un percorso dal punto A al punto B. Ma i percorsi vanno ben pianificati. Inoltre una delle caratteristiche principali di un’azienda che vuole avere successo è la capacità di portare risultati concreti e quindi misurabili. Perciò il concetto di “qualsiasi” declinato in: qualsiasi azienda, qualsiasi cliente, qualsiasi strategia, qualsiasi canale di pubblicità/distribuzione, non funziona…

Quale percorso intraprendere.

Strategia miope e sommaria. Scelgo una strategia qualsiasi per qualsiasi cliente: inizio a camminare, su una strada qualsiasi prima o poi arrivo a “Roma”.

Strategia miope e tradizionale. Mi fido di quello che ho sempre fatto e come l’ho sempre fatto. Mi affido al “fino ad oggi ha sempre funzionato e quindi funzionerà sempre”. Utilizzo gli strumenti che ho perché li domino alla perfezione: conosco la strada e il punto di arrivo a memoria.

Strategia vincente. Mi guardo intorno, inizio a capire che c’è qualcosa di nuovo. Implemento un piano. Rimetto in discussione:

  1. Da dove voglio partire o sto partendo (che prodotto sto offrendo);
  2. Dove voglio arrivare (chi sono i miei clienti e come stanno cambiando);
  3. Una volta compreso chi sono e dove sto andando resta capire il come: quale strada intraprendere, qual è la più breve, la meno dispendiosa in termini sia economici che di tempo (che poi è come dire la stessa cosa: “il tempo è denaro”, un altro proverbio, coincidenze?).
Se i proverbi sono massime generali e avulse da ogni contesto, che ti fanno fare sempre bella figura poiché danno quell’ aurea di saggezza ancestrale, le strategie di marketing non perdonano la sommarietà e la scarsa programmazione e tanto meno, specie nell’ ultimo decennio, la tradizionale “way to”. Tralasciando il punto di partenza e il punto di arrivo, concentriamoci sul cammino da intraprendere e quali mezzi utilizzare.

In onore del misurabile buttiamo giù un po’ di dati.

Ad Aprile 2017 secondo i dati di We are social il 51% della popolazione mondiale usa internet, ciò significa che il 3,811 miliardi di persone sono attivamente connesse e operano su internet (Fig. 1 e 2).

Fig.1 Global Digital Statshot Q2 2017 We are social

Fig.2 Global Internet Use and penetration Q2 2017 We are social

Guardando a dati più economici secondo l’analisi di S&P Down Jones Indices le 5 aziende più grandi al mondo sono Apple, Alphabet (Google), Microsoft, Amazon, Facebook (Fig.3). È facile capire cosa hanno in comune queste 5 aziende. Sono tutte coinvolte nel Digital e nell’ IT. È altrettanto facile unire le tendenze delle due ricerche. Il mondo sta andando verso il Digital, ma già da un po’. Se diamo uno sguardo alle 5 più grandi aziende nel 2006 (solo 11 anni fa) vediamo che a comandare la classifica erano aziende petrolifere, Exxon; operanti nel campo dei servizi, General-Electric; legate al mondo della finanza, Citi-Group e Bank-of- America; solo Apple è presente in entrambe le classifiche, e non è un caso.

Fig.3 Changes at the top

Alla luce di queste evidenze emerge come il Digital abbia aperto una nuova strada, un’alternativa valida alla strada tradizionale per condurre il percorso da prodotto a cliente. Ma in che modo? Quali sono gli strumenti in dotazione a chi voglia intraprendere questa via?
I canali di Digital advertising:
• Website
• Email (DEM)
• Social media marketing
• SEO
• SEM
• Paid-Search
• On line display advertising
• Mobile web
• Web Retargeting
• Mobile Apps
• Mobile and web-notification
• Mobile Messaging

Sono corsie differenti della stessa strada, una strada a 12 corsie che viaggia accanto a quella tradizionale. Qualunque azienda che voglia raggiungere i propri clienti oramai non può più fare a meno di tenerla in considerazione. Possiamo definire il Digital marketing un must per chi voglia sopravvivere. Inoltre i canali di Digital advertising si prestano, se dominati ad un certo livello, ad essere utilizzati simultaneamente secondo una logica di “Cross-Channel marketing”. Grazie alla quale è possibile in prima istanza creare il target, il proprio mercato di riferimento, e in secondo luogo adattare l’utilizzo dei vari canali per raggiungerlo al meglio. Ne risulta una campagna di marketing altamente performante e personalizzata in quanto è possibile creare il massimo fit tra il prodotto, il target dei clienti e il modo di raggiungerli.
In poche parole il gioco è proprio questo: il manager di oggi può affidarsi a campagne tradizionali basate sul “abbiamo sempre fatto così”, “una strada vale l’altra”, che equivale al dire “tutte le strade portano a Roma”, o deve considerare il trend “Go big- Go Digital” e i mezzi che ha disposizione per cavalcare quest’onda? La domanda a questo punto risulta retorica e la risposta è quindi scontata.

In conclusione, una strategia di marketing vincente non può non tener conto dei nuovi percorsi e dei nuovi mezzi per percorrerli. In fin dei conti chi oggi userebbe una Lancia Fulvia del ’76 e una cartina stradale per fare il suo viaggio dal punto A al punto B su una strada statale a due corsie? Pochi romantici, per il gusto del vintage. E per quanto il vintage possa essere un mercato appetibile, la maggior parte, almeno in potenza, vorrebbero usare una Tesla, elettrica, col cruise control su una strada a sei corsie asfaltata con asfalto di ultima generazione e con una voce che indica la strada più breve, con meno traffico e che segnala gli autovelox.

E per chiudere come avevamo iniziato… A buon intenditor…

Angelo Leone