La nascita dell'Inbound Marketing viene fatta risalire al 2009 quando Brian Halligan, co-founder e CEO di HubSpot, software CRM per la gestione integrata delle funzioni Marketing, Sales e Service, coniava per la prima volta questo termine.
Nello stesso anno veniva pubblicato il libro "Inbound Marketing: Get Found Using Google, Social Media and Blogs" scritto dallo stesso Halligan, Dharmesh Shah (founder e CTO di HubSpot) e David Meerman Scott. Ben presto questo nuovo approccio di fare marketing sarebbe stato adottato da numerose aziende tanto da segnare l'inizio di una nuova era incentrata su tecniche di tipo pull, mirate cioè ad attrarre in maniera spontanea il visitatore grazie alla creazione di contenuti di valore prodotti nel momento giusto e nel luogo appropriato.
E' evidente che il marketing tradizionale, di tipo push, con le sue interruzioni pubblicitarie non richieste, le email e le chiamate a freddo, doveva cedere il passo ad un nuovo modo di intendere il business che meglio si adattava alle nuove esigenze dil mercato. Sulle differenze tra inbound e outbound marketing ti consiglio di leggere l'articolo "Inbound e Outbound: Quali sono le differenze?"
Il mondo è cambiato, così come il modo di fare acquisti e le esigenze dei consumatori.
L'Inbound non è solo una metodologia, intesa come insieme di tecniche di marketing, ma soprattutto una filosofia che pone al centro delle strategie di business i bisogni e gli interessi del consumatore, verso il quale tutti gli sforzi in termini di creazione di valore sono rivolti.
HubSpot identifica quattro fasi principali alla base di questa metodologia:
ATTRACT: il fondamento della metodologia Inbound è quello di attrarre possibili prospect prononendogli i prodotti e i servizi offerti dalla tua azienda nel momento in cui stanno cercando una soluzione ai loro problemi.
Vediamo quali sono gli strumenti a disposizione in questa fase per attrarre uno sconosciuto e convertirlo in visitatore:
CONVERT: in questa fase, se avremmo davvero prodotto contenuti di valore utili ai visitatori in cerca di soluzioni alle loro esigenze, inizieremo a raccogliere i primi frutti dei nostri sforzi di marketing.
In questa fase ci preme convertire i visitatori in lead, ossia in persone interessate ai nostri prodotti e servizi.
Pertanto quello di cui abbiamo bisogno adesso sono delle informazioni di contatto come Nome, Cognome, Email e Numero di Telefono in modo da inserire i lead nel database e segmentarli in base alla tipologia di profilo.
In questa fase possiamo beneficiare di tre strumenti in particolare:
CLOSE: è questa la fase più critica della metodologia Inbound in quanto si tratta di portare un lead a diventare vero e proprio cliente.
Ecco di seguito alcuni strumenti che possono aiutarti a raggiungere questo obiettivo:
DELIGHT: la metodologia Inbound non si preoccupa soltanto di convertire lead in customer ma, anche e soprattutto, di soddisfare quei clienti per trasformarli in promoter dei tuoi prodotti e servizi ed attrarre a loro volta nuovi prospect. Gli strumenti di cui avvalersi in questa fase, oltre a strategie di upsell, includono:
Come già detto all'inzio del precedente paragrafo, l'Inbound non è solo una metodologia ma anche una filosofia, un nuovo modo di fare marketing basato sull'essere trovati da potenziali clienti nel momento in cui questi sono alla ricerca di soluzioni ai loro problemi.
L'Inbound segna quindi il passaggio dall'"Interruption" al "Permission" Marketing in cui l'audience deve essere conquistata attraverso contenuti di valore e non interrotta con annunci pubblicitari indesiderati.
Potremmo quindi concludere che la differenza rispetto al marketing tradizionale consiste nel creare un marketing che le persone amano, una sorta di love marketing, in cui il vero protagonista delle strategie di business non è più l'azienda con i suoi prodotti ma il cliente, con i suoi bisogni, i suoi interessi e le sue aspirazioni. "La gente non vuole un trapano, vuole un buco nel muro", Philip Kotler.
Sei interessato all'Inbound Marketing e vorresti saperne di più su questa nuova metodologia?